Questo è un argomento che mi sta molto a cuore ed è molto importante averne almeno un'idea per il benessere del nostro amico.
La displasia all'anca e al gomito è una patologia multi-genetica e multi-fattoriale degenerativa delle articolazioni che può colpire tutti i cani di taglia media, medio-grande, grande e gigante, a prescindere che si tratti di soggetti di razza o no, ed è gravemente invalidante per l'animale.
E' multi-genetica, in quanto sono diversi i geni che la originano trattandosi della malformazione di più ossa o delle cartilagini articolari. La testa del femore non si trova nella giusta posizione all'interno dell'acetabolo dell'anca. La deformazione può essere a carico della "forma" dell'osso femorale, dell'acetabolo o di entrambe le ossa.
In questo disegno viene mostrata la posizione corretta dell'articolazione. Questa è la corrispondente radiografia:
La deformazione a carico dello scheletro è dovuta alla trasmissione genetica della patologia che con l'età peggiora. Questo perchè l'attrito che si crea per l'irregolarità del movimento genera artrosi che con il tempo aggrava la patologia.
La gravità della displasia si "misura" per gradi crescenti da "A" a "E".
Grado "A"
Grado "B"
Grado "C"
Grado "D"
Grado "E"
Da quest'ultima foto sono chiari i danni a carico dell'articolazione.
Fortunatamente in campo ortopedico la veterinaria ha fatto progressi enormi e oggi è possibile la dignosi precoce della displasia effettuando le radiografie alle anche e ai gomiti del cucciolo già a 3 mesi e mezzo. Se viene effettuata a questa età la diagnosi di una displasia di grado a rischio, è possibile intervenire in modo poco invasivo sull'articolazione"legando" la testa del femore all'osso iliaco in modo da contenere l'articolazione in modo definivo ed impedendo, così, che la graduale degenerazione della cartilagine articolare porti il cane adulto alla paralisi degli arti posteriori. Dato che si tratta anche di una patologia multi-fattoriale, cioè che si aggrava più rapidamente a causa di fattori non genetici, è bene sapere che un cucciolo di taglia predisposta ha bisogno di condurre una vita molto regolata: mai sforzare le articolazioni (scale, pavimenti lucidi, corse o caminnate di durata eccessiva, terreni troppo accidentati...tutte fonti di microtrumi che possono dare problemi durante lo sviluppo scheletrico), alimentazione equilibrata e completa, mai eccessiva, e una buona integrazione alimentare con condroprotettori che possono aiutare le cartilagini rinforzandole. Terminato lo sviluppo scheletrico è bene fare la lastratura definitva per avere la certezza che le articolazioni si sono sviluppate in modo corretto. E' bene sottolineare che non tutti i veterinari sono in grado di esegure le lastre per la diagnosi della displasia! In Italia ci sono, al momento, solo due centrali per la lettura delle lastre che sono la FSA a Cremona e Ce.Le.Mas.Che a Ferrara. Queste due centrali hanno fatto corsi di formazione per i veterinari radiologi, per far sì che chi esegue la radiografia, lo faccia posizionando il cane in modo corretto, altrimenti il referto potrebbe essere sbagliato e solo i veterinari accreditati possono inviare le lastre alla commissione medica che giudicherà la situazione clinica del cane. E' quindi bene, se non ci si può recare presso la centrale stessa per le radiografie, telefonare e chiedere il nominativo del medico accreditato nella propria zona.
E' importante, in caso di diagnosi sfavorevole, sterilizzare il soggetto per evitarne la riproduzione con conseguente trasmissione di geni portatori la displasia.