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MessaggioTitolo: Vivisezione   Vivisezione Icon_minitimeGio 1 Ott 2009 - 7:02

CORRIERE FIORENTINO
30 SETTEMBRE 2009


Cremona. Animalisti contro il ricercatore Galli.

Super maiali per i test clonati con l’Alzheimer.


CREMONA — Cesare Galli, a capo di Avantea, laboratorio di tecnologie della riproduzione a pochi passi da Cremona, si sta preparando per un altro primato.
Se la Regione Lombardia darà il via libera, negli edifici dove sono stati clonati tori e cavalli verrà creato un «superpig».
«Si tratta di maiali clonati — spiega lo scienziato — portatori di malattie genetiche: maiali con l’Alzheimer, con la fibrosi cistica e con tutta una serie di malattie neurodegenerative». «Non è, il nostro, un laboratorio dove si creano mostri — continua Galli —, ma pensiamo, come in questo caso, alla salute delle persone. Il nuovo modello animale per molte malattie umane di tipo genetico è il suino. Il nostro obiettivo è quello di far nascere maiali con queste malattie neurodegenerative. E nel corso degli anni, come nel caso dell’Alzheimer, studiare come la malattia si sviluppa. Solo in questo modo si potrebbe trovare una cura».
Ma perché non sui topi o su altri animali?
«È ormai chiaro che molte malattie genetiche dell’uomo che derivano da specifici geni mutati non possono essere riprodotte nel topolino da laboratorio. In altre parole, spesso il topolino nel quale è stato introdotto il gene mutato che nell’uomo causa la malattia non manifesta gli stessi sintomi. Inoltre il topo non è idoneo come modello animale per le malattie a insorgenza e progressione lenta, perché la sua vita media è di circa 1 anno».
Il progetto «Superpig», se andrà in porto, farà comunque discutere.
Esperti di bioetica e animalisti sono già sul piede di guerra.
Silvia Galli © RIPRODUZIONE RISERVATA


ASCA
30 SETTEMBRE 2009


CLONAZIONE: LAV, NO A CREAZIONE MAIALI CON GRAVI PATOLOGIE UMANE.


Roma, 30 set - La LAV auspica che la Regione Lombardia non autorizzi il professor Cesare Galli alla creazione del ''super pig'', maiale clonato portatore di malattie genetiche neurodegenerative umane, annunciato dal titolare dell'Avantea s.r.l. con lo scopo di studiare malattie come l'Alzheimer e la fibrosi cistica, perche' tali studi sono gia' stati ritenuti infruttuosi e inapplicabili per i progressi della salute umana.
Il Consorzio per l'incremento zootecnico (Ciz Research and Genetics), infatti, nel 2008 aveva tagliato i fondi al Laboratorio di ''Tecnologie della Riproduzione'', progenitore dell'Avantea, proprio per la mancanza di interesse a proseguire la sperimentazione con animali clonati, visti gli scarsi progressi nello studio delle patologie umane.
''Nonostante cio', il professor Galli insiste a sperimentare in questa area di investigazione sterile, promettendo la creazione di maiali clonati in cui vengono indotte geneticamente malattie neurodegenerative - commenta Michela Kuan, biologa, responsabile LAV settore Vivisezione - e conducendo esperimenti che nascondono livelli di sofferenza inimmaginabili e scientificamente inutili''.
I dati ottenuti, inoltre, avverte l'associazione, sono inapplicabili alla specie umana, mentre sono numerose le lacune relative alle alterazioni genetiche e alla proteomica, il prodotto del codice genetico; carenze che dovrebbero essere colmate con investigazioni sui meccanismi dell'organismo umano invece di modificare un'altra specie per cercare di farla assomigliare a qualcosa che nemmeno si conosce.
Il professor Galli, invece, giustifica il ricorso ai maiali adducendo la non validita' del modello animale basato sul topo, viste le differenze anatomiche e fisiologiche tra la nostra specie e quella murina: ''un autogoal che ammette l'inutilita' di tutta la sperimentazione animale''.
''Interessante questa affermazione, anche a fronte del fatto che il topo e' l'animale piu' utilizzato nei laboratori del mondo, un business da 600 mila animali l'anno solo nel nostro territorio - prosegue Michela Kuan - la ricerca dovrebbe rappresentare un metodo di indagine chiaro e attendibile, mentre la realta' mostra evidenti contraddizioni offuscate da interessi economici e carriere''.
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MessaggioTitolo: Re: Vivisezione   Vivisezione Icon_minitimeGio 12 Nov 2009 - 20:50

ANIMALI. A REGGIO EMILIA ALL’ASTA 278 BEAGLE. L’ENPA: “SALVARE I CANI DALLA SPERIMENTAZIONE” Un laboratorio per la sperimentazione animale. Potrebbe essere questo il destino che attende i 278 cani Beagle dell’allevamento Morini di San Polo D’Enza (Reggio Emilia). A lanciare l’allarme è l’Ente Nazionale Protezione Animali che denuncia la situazione paradossale creatasi a seguito delle difficoltà della ditta emiliana e che, attraverso il proprio presidente nazionale - Carla Rocchi -, ha chiesto al Ministero della Salute di revocare all’allevamento l’autorizzazione alla vendita di animali destinati alla sperimentazione. «A causa della procedura esattoriale a carico di Morini – spiega Stella Borghi, responsabile della Sezione Enpa di Reggio Emilia - i 278 beagle dell’allevamento sono stati messi all’asta come blocco unico al prezzo di circa 116mila euro, una cifra faraonica per un privato, ma non per una impresa del settore sperimentazione». «Ci siamo attivati non appena abbiamo saputo dell’asta – prosegue Borghi – riuscendo a ottenere il frazionamento del “lotto”. Questo pomeriggio il presidente nazionale dell’Enpa Carla Rocchi è intervenuta presso il Ministero della Salute chiedendo la revoca, all’allevamento Morini, dell’autorizzazione alla vendita per la sperimentazione». Già in passato gli animalisti avevano contestato l’attività di Morini e la destinazione dei cani alla sperimentazione animale: ne erano derivate fortissime contestazioni da parte non soltanto dell’Enpa ma anche di altre associazioni attive sul territorio. «Il provvedimento di revoca – aggiunge Carla Rocchi, presidente dell’Enpa – consegue dalla difficile situazione che la ditta Morini sta vivendo, specie nel caso in cui l’impresa non dovesse essere più in grado di esercitare la propria attività. Noi ci siamo sempre opposti alla vendita dei cani alla sperimentazione: sapere che, a fronte di una possibile chiusura dell’allevamento, i beagle possano essere comunque destinati a una vita di sofferenze, è un pensiero che mi fa rabbrividire». «Mi appello alla sensibilità di tutti, cittadini, imprese e istituzioni, - conclude Rocchi – affinché ci permettano di offrire una possibilità di vita migliore a questi 278 cani»
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MessaggioTitolo: Re: Vivisezione   Vivisezione Icon_minitimeVen 13 Nov 2009 - 11:15

L'Enpa chiede al governo di salvarli dalla vivisezione.L’asta sarà battuta il 18 novembre alle 9, il prezzo base sarà di 115.898,20 euro per tutti i cani. Facendo due conti questi beagle verranno venduti a un prezzo di circa 400 euro
Ma gli animalisti sono già mobilitati. L’Enpa di Roma e gli Amici della Terra di Reggio, con la sua presidente Stella Borghi si sono già attivati e hanno informato della situazione il ministero della salute. "La presidente nazionale dell’Enpa Carla Rocchi – spiega Stella Borghi - ha informato dell’asta la segreteria del sottosegretario del ministero, Francesca Martini. Abbiamo sottolineato la necessità di assicurare che i cani venduti rientrino esclusivamente in un circuito commerciale per evitare che siano presi da chi fa sperimentazioni".
Secondo gli animalisti, il ministero potrebbe decidere di revocare immediatamente l’autorizzazione della azienda di San Polo per il commercio rivolto al circuito della sperimentazione, tenendo conto che 278 cani sono un numero impegnativo, e certamente non possono essere comprati solo dai privati.
Le associazioni animaliste fanno anche un appello rivolto agli amanti degli animali e agli allevatori per adottare questi animali e salvarli. Sul sito www.reggioemilia.astagiudiziatia.com è spiegato come visionare gli animali, che si possono vedere direttamente nell’allevamento di San Polo, lo stesso luogo dove si svolgerà l’asta
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MessaggioTitolo: Re: Vivisezione   Vivisezione Icon_minitimeLun 16 Nov 2009 - 19:08

Sospesa l'asta per i beagle di Morini
L'Istituto vendite giudiziarie di Reggio Emilia comunica, attraverso il suo sito, che è stata sospesa l'asta dei 278 esemplari di beagle provenienti dall'allevamento Morini di San Polo d'Enza. Mercoledì 18 novembre insomma non si terrà l'asta da quasi 116mila euro per comprare, in blocco, 278 cani che erano stati messi in vendita per recuperare le risorse necessarie per pagare i creditori. L'allevamento sampolese, per lungo tempo al centro delle cronache a causa di un movimento di protesta nei suoi confronti, sta vivendo un momento di difficoltà.
Le associazioni animaliste, Enpa in testa, hanno denunciato il pericolo che - essendo da comprare tutti insieme - i cani potessero finire nei laboratori per la vivisezione. Tante persone si erano dette disposte a comprare singoli beagle e l'Istituto vendite giudiziarie aveva confermato l'ipotesi di frazionare il lotto in tante piccole aste.
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MessaggioTitolo: Re: Vivisezione   Vivisezione Icon_minitimeVen 20 Nov 2009 - 11:02

SAPERE FA' MALE...MA NON VOLER SAPERE RENDE COMPLICI!!! SAPERE FA MALE, MA NON VOLER SAPERE RENDE COMPLICI.QUESTO CANE E' STATO LEGALMENTE TORTURATO E POI UCCISO, MA NONOSTANTE TUTTO HA RICONOSCIUTO NELL'UOMO CRUDELE UN AMICO E GLI HA DATO AFFETTO.....QUANTO, QUANTO SONO MIGLIORI DI NOI.... Da: Enrica Peterlini .La confessione di un vivisettore pentito:..cosa abbiamo fatto a Rodney, meticcio di pastore tedesco .... LUCCA – Sempre in collaborazione con l’associazione per i diritti degli animali Una Cremona Onlus, pubblichiamo il racconto di uno specializzando veterinario tedesco che prova pentimento per aver assistito a quanto hanno fatto al cane meticcio di nome Rodney in un laboratorio. La testimonianza, che dimostra come nei laboratori di ricerca siano usati cani meticci, probabilmente randagi o vaganti raccolti sulle strade anche italiane, è in lingua originale sul sito tedesco https://www.facebook.com/l/68e27;www.tiermord.de/Tv.html. Il testo è tradotto da una volontaria animalista. Questo resoconto ha contenuti forti, che possono colpire la sensibilità delle persone. Nonostante questo sia un avvisodovuto, ci sentiamo di pubblicarli perché descrivono quanto realmente accade nei laboratori di ricerca sulla pelle degli animali vivi, innocenti, senzienti. “L’abbiamo chiamato Rodney – racconta Peter M. Henricksen relativamente alla sua esperienza nel laboratorio - era un grande meticcio di pastore tedesco. Un orecchio l’aveva dritto, l’altro lo faceva penzolare quando camminava. Era, solo esteticamente, nulla di particolare, uno come tanti delle migliaia di cani che sono al mondo. Allora ero nella specializzazione veterinaria e lui proveniva da un rifugio locale. Nei tre mesi successivi quattro di noi hanno fatto interventi chirurgici su di lui.. Era sempre felice quando ci vedeva e sbatteva la sua coda contro la grata della sua piccola gabbia. La vita di Rodney non era granché: una pacca gentile sul sedere ed una breve passeggiata erano i momenti salienti della sua giornata. Come prima cosa l’abbiamo castrato. Normalmente in 20 minuti lo si faceva ma per lui c’è voluto mezz’ora, ed a causa di un’eccessiva dose di narcotico, si è risvegliato solo dopo 36 ore. Due settimane dopo, per scopi di ricerca, l’abbiamo operato all’intestino, l’abbiamo aperto e richiuso. Ma non bene, perché il giorno dopo la cucitura si era aperta e lui sedeva sul suo intestino tenue. In tutta fretta l’abbiamo ricucito. Ed è sopravvissuto. Ma c’è volute una settimana affinché potesse rincamminare. Ma comunque lui ci scodinzolava con la sua coda e ci salutava così contento, come le sue forze glielo permettevano”. “La settimana dopo, di nuovo narcotizzato, gli abbiamo rotto una gamba e gliel’abbiamo riparata con una matita di metallo. Dopo questo intervento sembrava che Rodney avesse dolori in continuazione. La sua temperatura è aumentata e non era più lo stesso. Nonostante gli antibiotici, non si è ripreso. Non poteva più camminare e quando lo andavamo a trovare, scodinzolava pochissimo. La sua gamba era rimasta tesa e gonfia. Un pomeriggio l’abbiamo poi soppresso. Con la vita che uscì dal suo corpo, la mia posizione sulla ricerca con animali cominciò a cambiare. Ora sono dell’opinione che ci sono riflessioni morali ed etiche che superano una possibile utilità. Solo per il fatto che, per caso, siamo la specie più potente sulla terra, abbiamo sì il potere, ma non il diritto, di maltrattare i cosiddetti ‘animali inferiori. Lo scopo non santifica i mezzi... DIFFONDIAMO !!! queste notizie..che le anime di quegli animali..non siano del tutto dimenticate NON FACCIAMO FINTA DI NON SAPERE...
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