ragazzi l'orrore dell'uomo....

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animali:esperimenti delle multinazionali

mi hanno avvertita.......Di Dacciunazampa No Profit questo e' cio' che abbiamo trovato oggi....la morte..6 cani ammazzati...brico,mia.kelly...3 cuccioli che avrebbero trovato casa........sono andata a denunciare..ma i carabinieri mi hanno consigliato di evitare...per tutelare gli altri cani dall asl veterinaria.....scusate le poche parole...ma..mi sento male.Luogo: dacci una zampa no profit https://www.facebook.com/notifications.php#/album.php?aid=14049&id=100000116225615&ref=nf................io mi sento davvero male perche penso che l,uomo ormai e diventato un mostro a tutti gli effetti,e non si importa che si va in galera nulla,ormai non so più che dire.dobbiamo combattere questi mostri.CANDIDA IN QUESTO MOMENTO HA BISOGNO DI TUTTI NOI,SERVONO CON LA MASSIMA URGENZA FONDI PER MICROCHIPPARE TUTTI E 40 I CANI ANCORA VIVI,ALTRIMENTI RISCHIANO DI ESSERE PORTATI VIA IN UN CANILACCIO DEL SUD DOPO LA DENUNCIA CHE è STATA FATTA DA CANDIDA...QUESTI SONO GLI ESTREMI DELLA POSTEPAY DA RICARICARE BASTANO POCHI EURO A TESTA:4023-6005-6674-8580 intestato a KOLIBABA KEVIN NON CHIUDETE GLI OCCHI,NON GIRATEVI DALL'ALTRA PARTE,ANCHE UN SOLO EURO PUO ESSERE UTILE,QUEI CANI RISCHIANO DI ESSERE AVVELENATI O DIESSERE PORTATI IN CANILE... https://www.facebook.com/group.php?gid=166829649486&ref=ts

LEGA AL MURO UN CAGNOLINO E LO BASTONA: DENUNCIATO
Un uomo di 70 anni è stata denunciato dai carabinieri per maltrattamenti sugli animali. Aveva legato al muro la bestiola per poi bastonarla a sangue senza pietà. L'intervento grazie ad una denuncia
COPERTINO – Non è la prima volta che la cronaca si occupa di squallidi episodi come questi in quel di Copertino. Maltrattamenti di animali indifesi. Una cosa orribile. Cani bastonati, legati ad un auto e trascinati per le vie del centro, avvelenati. Non ultimo, la triste storia di ieri, che i carabinieri della tenenza locale hanno chiuso con una denuncia proprio per maltrattamenti sugli animali ad un 70enne del posto.
I militari sono arrivati giusto in tempo, scongiurando la morte di un povero cane in seguito alla richiesta di una donna che al telefono aveva chiesto l’intervento delle forze dell’ordine perché a quella scena non si poteva assistere: un cane di piccole dimensioni era stato trovato legato al muro senza alcuna possibilità di movimento. E lì, vicino alle povera bestiola, i militari hanno rinvenuto un grosso bastone, completamente sporco di sangue, le tracce di evidenti segni di percosse sul povero animale. Lui, il 70enne, è stato denunciato per maltrattamenti sugli animali e il cane affidato per le cure del caso ad un canile.
Il 27 dicembre scorso un 68enne fu denunciato perché aveva sparato ad un piccolo cane che si era intrufolato nel suo casolare di campagna (http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=16573). E l’ultima follia lo scorso 5 gennaio. IN quell’occasione fu denunciato per maltrattamenti di animali un 50enne, sempre a Copertino. La segnalazione, anonima, al 112, poi l'arrivo della pattuglia dei carabinieri. Ma la povera bestia, un meticcio, era ormai spirata (http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=18177).siete mostri e assassini

Stava per essere
strangolata: ora Mia ha bisogno di amore
PADOVA (25 gennaio) - Un carabiniere di Conselve l'ha salvata ieri da un padrone-mostro che stava per strangolarla con del fil di ferro. Il racconto è agghiacciante ma ciò che importa è che la piccola Mia ora sia salva e che stia aspettando un padrone buono e amorevole con lei. Per adottarla occorre chiamare il movimentocento per cento animalisti (tutti i contatti a fine articolo).
Il carabiniere che ha salvato Mia, ieri si è trovato di fronte una scena terribile: « Verso le 12.30, mentre passeggiavo con mia moglie e il mio cane in via Ponte di Riva a Due Carrare, ho visto un signore che stava legando un fil di ferro intorno al collo di una povera cagnetta, attaccato ad un paletto sulla sponda. Sono corso dall'uomo che si è messo a slegare il fil di ferro dicendomi "guarda cosa le hanno fatto". Ma ho capito che stava mentendo e gli ho chiesto di consegnarmi il cane».
A quel punto l'uomo è fuggito correndo ma il carabiniere lo ha inseguito. «Il signore è passato attraverso i campi entrando nella sua abitazione. Abbiamo chiamato i carabinieri di Conselve che sono intervenuti tempestivamente e si sono messi subito nelle tracce del personaggio. Nel frattempo sono usciti i figli ed i parenti dell'uomo raccontandoci che la persona aveva già diverse denunce per violenza sia verso di loro sia verso gli animali e che i carabinieri di Battaglia Terme lo conoscevano bene. Ci chiedevano di denunciarlo».
Una storia di violenze alle spalle e, a quanto pare dalle testimonianze, non solo nei confronti degli animali. I testimoni usciti hanno raccontato al carabiniere anche i dettagli di altre torture subitye da animali per mano di quell'uomo: «Poi hanno spiegato sia a noi, sia ai carabinieri, di aver assistito a vere e proprie torture (annegamenti con sassi legati, bastonate, badilate etc) nei confronti di altri animali. Infine hanno detto di essere stati minacciati di morte con il fucile da questo soggetto».
A quel punto i carabinieri hanno preteso dall'uomo di consegnargli l'animale che era nel frattempo stato chiuso in garage e nuovamente legato con il fil di ferro.
Ora la cagnetta, una cucciolona dolce ed affettuosa, è ospitata temporaneamente dal un simpatizzante dell'associazione cento per cento animalisti. Chiamare al 347 8889522 (in caso di segreteria, lasciare un messaggio) oppure contattare l'associazione tramite la mail info@centopercentoanimalisti.com

Turchia: Selma Sim sgozza tre gatti e ne beve il sangue,Disgustoso: Selma Sim, una donna turca di 35 anni, se ne stava in albergo in quel di Bodrum, sulla costa egea della Turchia. Ha tagliato la gola ai tre gatti della proprietaria dell’hotel, e ha spiegato tranquillamente che lo ha fatto per berne il sangue. Dopo qualche giorno di galera, è stata liberata e ha spiegato ai giornalisti che

”Non vedo alcun problema in quello che ho fatto. Ho solo ucciso dei gatti, che delitto ho commesso? E’ una cosa che va di moda”

Chissà che non inizi ad andare di moda anche tagliare la gola a chi ammazza gli animali per divertimento. Secondo gli inquirenti turchi, si tratterebbe di un’appartenente a una setta satanica. sono senza parole e voi?

VENEZIA: PRENDE A CALCI
UN CANE E LO UCCIDE
Con l'accusa di aver preso a calcio un cagnolino, morto il giorno dopo in seguito ai traumi subiti, un giovane residente nel trevigiano è stato denunciato dalla polizia della Questura di Venezia alla Procura della Repubblica per maltrattamento di animale con l'aggravante della morte, in base alla norma di legge finalizzata a tutelare maggiormente sia gli animali stessi che il sentimento che li lega alle persone. Il fatto era avvenuto in tarda serata, nel dicembre scorso, a Venezia. Il giovane, di 24 anni, secondo quanto emerso dagli accertamenti compiuti dalla polizia, mentre passeggiava con alcuni conoscenti ha cominciato a prendere a calcio il cagnolino, Baubo, che era a passeggio con il proprietario, nel campo davanti alla Chiesa dei Frari. L'animale era morto il giorno dopo.fonte leggo it.ragazzi qui veramente sanno uscendo fuori di testa

Colgo l'occasione per segnalarvi anche un sito che commercializza la carne di gatto, si può fare qualcosa ?, di seguito il link
http://www.kittybeef.com/index.php

Gatto preso a fucilate
a Fenile, il padrone: "Atto di pura crudeltà"


Il medico veterinario che lo sta curando ha riscontrato una paralisi totale dell’arto anteriore destro. "Se i farmaci non dovessero funzionare saremo costretti ad amputare la zampa", ha detto il veterinario,
Fano, 23 febbraio 2010 - Capita sempre più spesso, purtroppo, di imbattersi in notizie che raccontano storie di pura crudeltà sugli animali, vittime innocenti di chi forse "dovrebbe essere considerato una bestia invece che una persona". Come sostiene Stefano Bernacchia, il veterinario che ha salvato la vita al piccolo Nero. E’ un gatto maschio di 8 mesi, preso a fucilate da ignoti, domenica sera, nei pressi della casa dei suoi padroni, a Fenile. Il medico veterinario che lo sta curando ha riscontrato una paralisi totale dell’arto anteriore destro.
"La radiografia ha evidenziato che all’animale è stato sparato un colpo d’arma da fuoco a distanza ravvicinata - racconta Stefano Bernacchia, che lavora in una clinica veterinaria di Fano, in via Flaminia -, probabilmente con un piccolo fucile, dato che l’esame ha evidenziato una miriade di forellini sull’area cutanea, causati da decine di pallini". "L’arto è completamente atrofizzato - continua il veterinario -, le strutture nervose sono interamente distrutte. Se i farmaci non dovessero funzionare saremo costretti ad amputare la zampa".
Sconcertati i padroni di Nero, che vedendolo rientrare a casa zoppicante hanno subito pensato che fosse stato investito da un’auto. "Abitiamo in pieno centro a Fenile - spiega Ettore Di Zonghetti, il proprietario del gatto - non abbiamo pensato ad uno sparo dato che in questo periodo la caccia è chiusa. Chiunque sia stato ha agito intenzionalmente e con la volontà di ucciderlo".
"Succede che i gatti facciano piccoli dispetti, ma basta tirargli un sasso vicino per farli scappare. Sparare mi pare davvero esagerato. Mia moglie ha sporto denuncia ai carabinieri contro ignoti. Se non servirà a trovare il colpevole, speriamo che almeno smuova l’opinione pubblica e gli animi delle persone, perchè certe cose non dovrebbero mai succedere".fonte.il resto del carlino

Randagismo:trovato cane incrapettato in Costiera Amalfitana.

L'associazione L.A.R.A denuncia l'ennesimo caso di atrocità e di maltrattamentoai danni di un un animale indifeso in Costiera amalfitana. I volontari dell'associazione L.A.R.A presenteranno formale denuncia contro ignoti presso la locale stazione dei carabinieri." Lunedì sera - racconta la responsabile - su segnalazione di alcuni ragazzi di Amalfi ci siamo recati in località Pontone, una frazione del comune di Scala e abbiamo visto una scena raccapricciante: un cane maschio di piccola taglia, bianco e nero, incrapettato, con un occhio tumefatto che difficilmente riuscirà a recuperare e con evidenti ferite da armi da fuoco sulla spalla destra, priva addirittura di un pezzo di carne". I volontari dell'associazione hanno subito portato il cane presso una clinica veterinaria della provincia di Salerno per iniziare le cure necessarie.

Sono mesi che gli animalisti denunciano inascoltati episodi del genere in Costiera, perla turistica ma non a volte del livello di civiltà a quanto pare e luogo di assurde atrocità ai danni dei randagi. "Nel mese di gennaio ad Atrani sono state avvelenate due colonie feline, dopo enormi sofferenze e gli stessi contadini della zona usano sotterrare i cuccioli dopo un paio di mesi se non trovano a chi regalarli. Ma non è tutto, i volontari di L.A.R.A denunciano anche un clima di ostilità nei loro confronti da parte dei residenti per la loro attività di cura dei cani e gatti randagi, sterilizzati e nutriti senza alcun apporto economico pubblico. E la responsabile di L.A.R.A lancia un appello a tutti i cittadini onesti, amanti degli animali, affinchè denuncino senza reticenze comportamenti di una crudeltà inaudita verso cani e gatti e offensivi per la dignità stessa del genere umano. "Basta con questo clima di odio nei confronti degli animali e degli animalisti" conclude. Inserito da Valeria Civale.

Un reverendo Americano nel Sud di Taiwan uccide un gatto e ne lascia un altro paralizzato.


Kaohsiung City, TAIWAN - 10 marzo 2010 - Un reverendo Americano, Pastore-Missionario come definito nel suo profilo, di 50 anni, nel sud di Taiwan ha usato un fucile ad aria compressa per colpire almeno 2 gatti randagi, uccidendone due e lasciandone un altro paralizzato.
John Sisk, un pastore della Chiesa Internazionale dell'Assemblea di Dio di Kaohsiung, ha sparato ai gatti i primi di marzo perché ha detto di non poter più tollerare il fatto che questi venissero a mangiare i suoi pesci e gli uccellini che nutre nel suo giardino.
I veterinari dell’Associazione Animal Rescue Team di Taiwan (ARTT) hanno riportato che uno dei gatti deceduti ha riportato 2 pallottole che gli hanno perforato il rene e l’intestino. Il gatto sopravvissuto ha ricevuto un proiettile nella spina dorsale che ha causato un danno permanente ai nervi.
Il Team veterinario della ARTT ha detto che il gatto ucciso era un maschio di 6 mesi di 2,2 kg ed è morto per importante perdita di sangue. “I due proiettili che il gatto ha ricevuto hanno perforato diversi organi interni . Abbiamo fatto tutto ciò che potevamo per salvarlo durante l’operazione ma alla fine ha perso troppo sangue”. L’altro gatto, una femmina di 6 mesi, di 2,4 kg “Le ferite riportate l’anno paralizzata dalla vita in giù. Può solo muoversi usando le zampe anteriori”.
I volontari ARTT hanno impiegato una settimana intera a indagare sul caso prima di individuare il colpevole. Quelli poi che hanno affrontato Sisk per la sua azione hanno detto che lui ha dimostrato molta arroganza e una scarsa considerazione. “Ha continuato a farci fotografie minacciandoci di chiamare la polizia” ha detto un volontario “Ci ha anche detto: “Cosa facciamo noi americani non è affar vostro””.
La ARTT ha anche messo al corrente la Protezione Animali di Kaohsiun della avvenuta violazione da parte di Kaohsiung della Legge che protegge gli animali di Taiwan. E’ stato inoltre aperta un’inchiesta contro di lui in collaborazione con la polizia locale fornendo certificati medici e prove come l’ecografia e le pallottole trovate nel corpo del gatto.
Si richiede da parte dell’associazione il ritiro dell’arma posseduta da Sisk dall’Ufficio Investigazioni Criminali e l’accusa nei confronti dell’uomo di avere violato le leggi che regolano la detenzione di fucili, coltelli e armi.
Non possiamo pensare che un uomo di Chiesa possa trattare un’altra vita in un modo così crudele” ha detto Joseph Nee, Presidente dell’ARTT. “Speriamo che la Protezione Animali imponga la pena più pesante a Sisk”. L’associazione sta inoltre scrivendo una lettera di protesta riguardo l’accaduto
alla chiesa e alle organizzazioni connesse, così come l’Assemblea Cristiana Internazionale.
Per chi vuole inviare e-mail di protesta la ARTT indica i seguenti siti internet:
http://ag.org/top/contact.cfm
http://www.scmrcag.org (South Carolina District where he belongs)
AG World Missions: WorldMissions@ag.org
Discipleship/Church Ministries: ministries@ag.org fonte gattopoli

NAPOLI: ancora orrore. Amos cucciolone di 8 mesi a cui hanno sparato.Stamattina ci hanno avvisate di questo ennesimo orrore: quando pensiamo di aver visto tutto c'è qualcosa di ancora più inimmaginabile e raccapricciante per qualsiasi persona sana di mente.
Dopo Ettore, dopo Totò, dopo Bianchina, oggi è la volta di Amos, che è solo un cucciolo...
Le foto allegate sono forti per cui chi non se la sente, non le apra.
Amos è una cane randagio che ha avuto la sfortuna di essere nato nel quartiere sbagliato, tuttavia è riuscito a sopravvivere finora grazie alle cure di qualche negoziante della zona . Stamattina Amos era per strada e sembra, da quanto ci hanno riferito i medici che lo hanno soccorso, che è arrivata una macchina che si è fermata e gli ha sparato: il proiettile lo ha trapassato da parte a parte entrando dalla spalla sinistra ed uscendo dall'altra spalla. Per fortuna la pallottola non ha leso gli organi interni per cui Amos è vivo.
Per quanto noi ci siamo sforzate di comprendere è troppo difficile arrivare a capire i motivi che possono spingere qualcuno a sparare contro un cane, o quanto meno è difficile se la mattina ti svegli e vai a lavorare rispettando gli esseri umani e gli animali che hai intorno. Se invece consideriamo l'ottica di qualcuno che la mattina si riposa perchè la notte è andato in giro a far rapine o a rubare ecco che sparare ad un cane che prende il sole in strada può essere un simpatico diversivo alla routine quotidiana: magari domani si va tutti sul cavalcavia a buttare pietre sulle auto in autostrada oppure in giro a picchiare qualche barbone.
I veterinari ci hanno detto che c'è un'indagine in corso perchè è stata fatta una denuncia, per cui la legge seguirà il suo corso e ci augurimao che queste bestie paghino....questo è quanto sappiamo.
Con questo appello non vogliamo chiedere niente, ma vogliamo che tutti sappiano quello che in questa città si fa ai randagi, perchè persone del genere devono almeno avere il peso del nostro disprezzo e del nostro odio: non basta avere due gambe per meritare l'appellativo di "uomo".
Aiutateci a trovare una casa ad Amos che al momento è ricoverato e che oggi è il cane più terrorizzato del mondo.
Irene e le "Amiche di Lù"
Per conoscere tutti i nostri amici che cercano famiglia vai ai link: www.amichedilu.it
http://amichelu.misha.cc/ http://www.amicicani.com/amichelu http://www.lagrandecuccia.it/Gruppo_Amiche_di_Lù.htm
Se volete aiutare i nostri cani ed i nostri gatti sosteneteci:
IBAN: IT67 N069 3065 7800 0000 0001 218
intestato ad Associazione AmiciCani
causale: I Pelosi delle Amiche di Lù
Postepay intestata ad Irene Magni n°4023600456216631
P.S. Non dimenticare di avvertirci così da poterti ringraziare
Luogo: Napoli spero che la fine del mondo arrivi presto

Uccidono la gattina a bastonate, due denunciati
8 APRILE 2010 - Porto San Pancrazio (VR) - Hanno ucciso a colpi di bastone una gattina di appena 8 mesi dal manto bianco rosso. Poi una volta scoperti dalla padrona, prima hanno detto che la ritenevano randagia e poi hanno chiesto scusa, dichiarandosi subito disponibili a pagare un risarcimento, subito rifiutato. Ieri mattina, Lorenza Zanaboni, responsabile veronese della Lega antivisezione, ha depositato una denuncia in procura contro i due responsabili di quel delitto con l'accusa di uccisione di animali.
Questo reato prevede una pena da tre a 18 mesi. Insieme alla querela, la dirigente della Lav ha presentato le deposizioni scritte di tre testi che hanno ricostruito le varie fasi della vicenda. Ora la querela arriverà sul tavolo di un pm in procura che deciderà i prossimi passaggi processuali.L'uccisione della gattina è avvenuto lo scorso 27 febbraio nel quartiere di Porto San Pancrazio.
Secondo la ricostruzione dei testimoni e della padrona della gattina Priscilla, la gatta è entrata nella proprietà dei veronesi ora denunciati. I due avrebbero usato modalità piuttosto efferrate per uccidere il felino. L'hanno prima intrappolata alla recinzione del giardinetto e poi hanno usato il bastone, colpendo la povera bestiola sulla testa tre volte così come racconta una testimone che ha assistito al massacro.
La padrona di Priscilla è stata avvertita del terribile gesto da un vicino e si è recata subito dai responsabili di quell'uccisione. I due, ora denunciati per maltrattamenti, avrebbero ammesso di aver ucciso la gattina. Si sarebbero difesi, sostenendo che se un animale entra sul loro terreno, diventa di loro proprietà.
Poi forse resisi conto delle ragioni assurde adotte per giustificarsi, hanno chiesto scusa. E hanno offerto un risarcimento. Rifiutato: «Priscilla è impagabile», ha chiuso subito la trattativa la proprietaria della gattina.


L'ARENA GIORNALE DI VERONA

FINE ORRENDA PER UN CUCCIOLO LASCIATO MORIRE IN UN CASSONETTO DELL’IMMONDIZIA Il fatto è avvenuto sabato scorso nei pressi del panificio Lo Maglio. napoli Un cucciolo nato da pochi giorni è stato trovato agonizzante in un cassonetto di via Nino Bixio. La povera bestia era stata gettata tra i rifiuti qualche ora prima da qualcuno che ha ritenuto di disfarsene senza troppi problemi. I guati dell’animale hanno attirato l’attenzione di un passante che lo ha estratto dal cassonetto e depositato in una scatola. L’animale è moro subito dopo. Storie di ordinaria violenza sugli animali da parte di gente che si macchia di un reato penale e di un crimine crudele nei confronti di un essere vivente. Lasciare morire un cucciolo di pochi giorni in questa maniera è un’azione orribile. Il fatto è avvenuto sabato scorsonei pressi del panificio Lo Maglio. Chiunque avesse notato qualcosa di strano nella mattinata di sabato o fosse in grado di indicarci elementi per individuare il responsabile ci contatti al nostro indirizzo di posta elettronica, gireremo le informazioni alle forze di pubblica sicurezza

CAVAION (VR): ANCORA PROIETTILI CONTRO I GATTI.17 aprile 2010 - Cavaion (VR) - Strage di gatti in via Berengario, la strada che dal municipio scende verso la rotonda in direzione Bardolino. È un quartiere molto popolato e con alta densità di abitazioni. [b]Lì, qualcuno, con sadismo, si diverte a sparare ai gatti con il «flobert», il fucile ad aria compressa che spara pallini di piombo.
La «Rossa» è il quarto gatto impallinato in poco tempo nei giardini dietro le case che si affacciano sulla via. Probabilmente la gattina ce la farà ma altri due sono morti ed un quarto vive con due degli stessi pallini in corpo.

La signora Lucia Duello, 53 anni, insegnate di scuola materna, abita con il marito Giorgio Andreazza e la figlia Alessia in una di queste palazzine affiancate le une alle altre, lungo la via. Con la famiglia vive anche Whisky, un gattone dagli occhi azzurri. Loro, sebbene non siano i proprietari dei gatti che vivono in cattività, si prendono cura anche di Puzzo e della Rossa, portandogli tutti i giorni del cibo.
«Il giorno di Pasqua», spiega Lucia, «mio marito è sceso alle otto come tutti i giorni per portare da mangiare ma la Rossa non c’era. Poi, a mezzogiorno, la vediamo dalla finestra nel giardino di sotto, come sempre sdraiata al sole. Alle cinque del pomeriggio la chiamiamo per un bocconcino, ma non si muove. Allora», continua Lucia, «andiamo giù a vedere cosa le è accaduto e la troviamo con la bava alla bocca, praticamente morta. Ci siamo precipitati alla clinica veterinaria di Lazise, che sappiamo essere aperta sempre 24 ore al giorno».
Lucia continua: «Al controllo radiografico i dottori hanno scoperto che aveva 5 pallini in corpo e non si poteva sapere se sarebbe sopravvissuta o meno». La Rossa, per fortuna, sembra avercela fatta. La dottoressa Marta Toniolo che l’ha curata spiega: «Sta meglio, ha iniziato a mangiare. Con la radiografia sono risultati visibili almeno 4 pallini: due nel torace e due nel gluteo e nell’arto sinistro. La sua fortuna è stata che non hanno colpito organi, occhi o la testa».
La famiglia Andreazza mostra la radiografia del torace di Puzzo, con i due pallini impiantati con cui convive da due anni. «In luglio», racconta Lucia, «la mia vicina ha trovato il suo gatto agonizzante. Non ha fatto in tempo ad arrivare dal veterinario qua a Cavaion, come è arrivata è morto. Aveva questi stessi pallini. La settimana scorsa, il 31 marzo, è stato trovato morto un altro gatto randagio, con la bava alla bocca anche lui, sempre qua sotto. Ed ora il giorno di Pasqua hanno sparato anche alla Rossa».

Martedì Lucia è andata a sporgere denuncia sia alla polizia locale che ai carabinieri di Cavaion, dopo aver chiamato l’ente protezione animali di Verona per segnalare i fatti. L’Enpa infatti era già intervenuto 4-5 anni fa, sempre su segnalazione della famiglia, quando si era formata la colonia di gatti dalla quale sono nati anche Puzzo e la Rossa. «Continuavano a riprodursi, così abbiamo chiamato la protezione animali e nella stessa giornata sono venuti con le gabbiette a prenderli, li hanno sterilizzati e poi riportati qui. Con i vicini siamo riusciti a farli adottare da varie famiglie».
«Abbiamo voluto denunciare anche pubblicamente la vicenda, perché se nessuno fa niente qua la strage continua. Ora attendiamo il ritorno della Rossa, sperando che azioni così spregevoli non si ripetano e che i responabili si sentano almeno feriti allo stesso modo di questi poveri gatti che non fanno male a nessuno», conlude Lucia Duello, che ora deve anche sobbarcarsi il conto della clinica veterinaria.

L'ARENA GIORNALE DI VERONA

Al canile di Cremona, i cani venivano immobilizzati in maniera violenta con corde, lacci e cappi prima di essere uccisi, senza che ve ne fosse motivo. Venivano soppressi con il Pentothal, analgesico non registrato in Italia come eutanasico, ma usato come tale. Forse i cani morivano per choc prima dell'iniezione letale, oppure nel tentativo di divincolarsi «rimasti vittime dei lacci» prima che dell'iniezione. Ecchimosi, ematomi, emorragie sono riferiti nella perizia compiuta dal veterinario Rosario Fico, responsabile della sezione di Grosseto dell'Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, centro di referenza nazionale per la medicina forense veterinaria. Fico è il perito incaricato dal gip Clementina Forleo del tribunale di Cremona di accertare le cause della morte di 25 cani e sette gatti che nel marzo 2009 i carabinieri del Nas trovarono nella cella frigorifera del canile messo sotto sequestro. Fico ha accertato che 12 cani e due gatti sono stati uccisi con «inoculazione di tiopentale» (di Pentothal Sodium) «senza che i cani manifestassero patologie tali da giustificare la loro soppressione». Emergono numerosi altri particolari raccapriccianti nella centinaia di pagine della perizia. Si racconta di cinque cani, tra cui un cucciolo, morti per sbranamento. Si evidenzia come nel Rifugio «sia stato dichiarato il falso sulle cause della morte di altri animali»: i cani «risultavano essere stati soppressi, in molti casi, senza una motivazione legittima e dopo aver subito un traumatico contenimento fisico».

Treviso. Scoperto il killer della balestra:
infilzava i gatti per divertimento.TREVISO (24 aprile) - Uccideva per giocare, per soddisfazione personale, per sentirsi il più bravo: sono questi i motivi che hanno portato un uomo di 45 anni, di Ponzano, a trasformarsi nell'arciere che infilzava gatti e animali del paese. L'uomo, il cui nome è noto alle forze dell'ordine, aveva acquistato l'arma da qualche mese e si esercitava su bersagli in movimento, ossia, gli animali domestici, specialmente gatti, dei ponzanesi.
Per quello che era stato soprannominato "il killer della balestra" è pronta una denuncia a piede libero e un invito a comparire nell’aula del Tribunale di Treviso. In prima linea contro la sua caccia spietata l'Enpa, associazione che tutela gli animali, che potrebbe costituirsi parte civile nel processo.
L'ultima uccisione risale a qualche giorno fa, quando l'uomo ha centrato con una freccia il gattino di un bambino di 9 anni: il piccolo lo ha visto trascinarsi fino ai suoi piedi e morire. Ma altre e numerose sono le "Imprese" dell'arciere che ha seminato terrore fra gli amanti degli animali di Ponzano