Episodi di vomito
Benché in linea di massima ogni gatto, essendo un carnivoro, ha la possibilità di vomitare senza mostrare troppo disagio o essere malato, la frequenza con la quale gli episodi di vomito ricorrono varia grandemente da animale ad animale: alcuni vomitano quasi regolarmente, altri quasi mai. Va pertanto interpretato come sintomo di qualcosa che non va, ogni cambiamento dalle normali abitudini.
Le possibili cause variano dalle più innocue alle più serie: sebbene sgradevole, è necessario esaminare accuratamente il materiale rigurgitato per cercare di stabilire sommariamente la natura dell'episodio e la sua relativa gravità. La più comune e meno preoccupante causa di vomito, è dovuta all'agglomerarsi di palline di peli nello stomaco, ingerite durante le normali operazioni di pulizia. Se non vengono espulse con gli escrementi, queste matasse vengono vomitate. Osservate il materiale rigurgitato con attenzione, per verificare la presenza di piccole masse grigie molto appiccicate (non importa di che colore sia la pelliccia del gatto). E' possibile ovviare al problema evitando che il gatto possa ingerire una quantità eccessiva di peli, anche quando si tratti di una razza a pelo corto: regolari sedute di spazzolamento possono essere estremamente efficaci. Ogni pelo lasciato sulla spazzola è un pelo in meno dentro lo stomaco. Il vomito dovuto all'espulsione di palline di pelo non modifica in alcun modo il comportamento usuale del gatto, che sia prima che dopo non mostra alcun disagio o cambiamento.
Un'altra misura di prevenzione consiste nel somministrare periodicamente nella pappa un cucchiaino di olio minerale, ad esempio vaselina. Non essendo gradita da molti gatti, è possibile sostituirla con Petromalt, un tipo di olio minerale con appetibilizzanti aggiunti, oppure con pezzetti di burro. Se il gatto non vuole assumerla di sua spontanea iniziativa, è possibile sporcargli la zampetta per costringerlo a leccarla (attenzione a non metterla troppo in superficie, o scuotendo la zampa ne getterà via la maggior parte!). Come trattamento iniziale in presenza di ostruzione, somministratelo ogni giorno per un paio di giorni, quindi una volta alla settimana come terapia di mantenimento.
Un'altra causa di vomito piuttosto frequente è dovuta a sovraingestione di cibo, o al fatto di mangiare troppo in fretta. Specialmente i croccantini, una volta raggiunto lo stomaco assorbono acqua e si rigonfiano, per cui il gatto ha necessità, nel caso ne abbia ingeriti troppi, di liberarsene. Il materiale rigurgitato ha in genere l'aspetto di un tubo semi-solido di cibo parzialmente digerito.
L'allergia a determinati conservanti o aromatizzanti, se non addirittura ad un particolare alimento possono determinare il vomito: scegliete cibo che non contenga conservanti, additivi o aromatizzanti, o cambiate l'usuale alimentazione con una ipoallergenica. In caso di persistenza, è necessario chiamare il veterinario.
La presenza di vermi intestinali è un'altra causa, seppure meno frequente, di vomito: un esame delle feci e una visita dal veterinario risolveranno il problema [da non trascurare, perché alcuni parassiti possono causare perforazioni e perdite di sangue nelle pareti intestinali]
Se il materiale rigurgitato è di aspetto chiaro o lattiginoso, può trattarsi di panleukopenia (gastroenterite felina o "distemper"). Essendo una malattia da non trascurare, specialmente se gli episodi di vomito si ripetono nel corso della giornata, è necessario consultare il veterinario.
Nella malaugurata ipotesi che il gatto abbia ingerito qualcosa che ostruisce l'apparato digerente, esso cercherà -spesso inutilmente- di liberarsene vomitando: nel caso si trattasse di corde o stringhe, NON tentate di estrarle per nessun motivo: potreste danneggiare le pareti gastriche o intestinali in modo molto grave. Portate immediatamente il gatto dal veterinario.
Se il gatto mostra comportamenti inusuali (svogliatezza, rifiuto del cibo) dopo aver vomitato, può essere segno di intossicazione, avvelenamento o malattia in fase di sviluppo: anche in questo caso, è necessario ricorrere al veterinario.
Nei gatti anziani, episodi ricorrenti di vomito possono indicare un'iperattività tiroidea o anche una infezione renale: il veterinario potrà stabilirlo attraverso gli esami del sangue.
In sintesi:
I problemi dietetici possono includere:
cambio improvviso nell'alimentazione, (ad es, per la necessità di usare cibo dietetico)
ingestione di cibi avariati o piante tossiche,
eccessiva velocità nel mangiare o eccessiva quantità di cibo ingerito,
intolleranza a particolari sostanze presenti nel cibo o agli alimenti stessi,
problemi con medicinali possono includere:
reazioni allergiche e/o anafilattiche a determinati farmaci,
sovradosaggio accidentale,
Ingestione di veleni o tossine:
piombo, etilenglicole (antigelo), detersivi, diserbanti, fertilizzanti, insetticidi e metalli pesanti,
Disturbi metabolici:
diabete mellito,
squilibri ormonali o elettrolitici,
malattie renali,
malattie epatiche,
sepsi,
acidosi,
colpo di sole,
Disturbi gastrici:
ostruzione, (corpi estranei, malattie, traumi)
parassiti,
disturbi digestivi o gastriti,
ulcere o polipi,
Disturbi dell'intestino tenue:
parassitòsi,
enterite e gastroenterite,
ostruzioni del lume intestinale,
infiammazioni intestinali,
infestazioni micotiche,
volvolo intestinale,
paralisi dell'ileo,
Disturbi dell'intestino crasso:
colite,
stitichezza,
intestino irritabile,
Disturbi addominali:
pancreatite,
gastrinoma del pancreas,
peritonite e FIP,
infiammazione epatica,
ostruzione dei dotti biliari,
steatite,
prostatite,
pielonefrite,
piometra, (infezione dell'utero)
ostruzione urinaria,
ernia diaframmatica,
Disordini neurologici:
dolore, paura, eccitazione, stress,
cinetosi, (mal di movimento)
lesioni infiammatorie,
trauma,
epilessia,
neoplasie,
Miscellanea:
ernia iatale,
vermi cardiaci ["Filaria immitis"]
Pulizia delle superfici
Se il gatto vomita sui tappeti, o su altri tessuti, è necessario rimuovere prontamente le tracce del materiale rigurgitato, prima che possano macchiare. Soprattutto i coloranti talora usati nel cibo di poca qualità, lasciano tracce aranciate. In definitiva, meglio investire in cibo di qualità che in smacchiatori, benché questi ultimi, in alcuni casi -ad es. macchie su tappeti o tessuti- possano essere di molto aiuto nel rimuovere tutte le tracce fresche.