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 La cognitività del cane. Avviciniamoci pian piano al nostro amico fede

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giulianodog
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MessaggioTitolo: La cognitività del cane. Avviciniamoci pian piano al nostro amico fede   La cognitività del cane. Avviciniamoci pian piano al nostro amico fede Icon_minitimeMer 28 Ott 2009 - 18:21

Nell'approccio cognitivo è innegabile che il cane ha una sua mente, un sistema mentale interno che ha una propria struttura biografica, con molteplici processi elaborativi immersi nel proprio mondo in modo tale da, dar delle risposte attive all'ecumene. Quindi il comportamento del cane non è altro che l'espressione della propria mente...e non una semplice risposta a degli stimoli ambientali e ne tantomeno una risposta condizionante in riflesso ad una sua pulsione interna(pensiero psicoenergetico..Behaviorista). La mente ha un proprio posizionamento nel mondo nel qui ed ora...e quindi, un sistema mentale peculiare che risponde a degli imput presenti nella realtà esterna. Similari all'uomo per certi versi, se ci pensiamo bene e, come noi, che abbiamo anche dei processi di intersezione verso la realtà soggettiva che sulla base d'esperienze siamo identità monade, quindi uniche e...soggettive. La mente dei nostri Pet è configurata da componenti di conoscenza...retaggio diretto del processo evoluzionistico mentre altri componenti dal processo ontogenetico acquisito con i propri conspecifici e sviluppato in un apprendistato di specie e, bagagli propri individuali. Anche in ciò l'uomo effettua i medesimi ricalchi pedagogici anche se con sostanziale differenze del caso. Quindi la mente del cane è, il frutto sistemico di molteplici componenti di conoscenza che compiono ognuna...di specificità, per formare un complesso processo di posizionamento e di elaborazione specifica che da al Pet un profilo identitario ben definito.1Quale motivazioni sono maggiormente salienti nel cane....ossia, cosa è portato a ricercare...a fare, e come trae la propria gratificazione.2 Quale emozioni si contraddistinguono nell'umore del suddetto....e come è disposto il cane verso il mondo...e che carattere manifesta( se chiuso oppure aperto) verso il mondo medesimo e, come risponde a degli imput...se è proattivo...oppure no.
Le componenti di conoscenza nel cane.
MOTIVAZIONI...gli orientamenti e le tendenze d'apertura al mondo medesimo.In seguito elencheremo tutte le motivazione del cane.
EMOZIONI....le risposte che il pet da al mondo, in quali disposizioni e profili reattivi.In seguito parleremo anche dell'emozioni del cane.
RAPPRESENTAZIONI....degli schemi elaborativi di contenuti di conoscenza...tipo le mappe...le referenze e i medesimi concetti assimilati dal pet.
LE FUNZIONI COGNITIVE...che sono delle operazioni mentali semplici, che il cane usa per l'elaborazione di concetti quali...distinguere, categorizzare etc. In seguito parleremo dettagliatamente anche delle funzioni elaborative. Quindi se il cane è assodato che ha una mente dove elabora...distingue...in composizione con tutti gli elementi di sua conoscenza dimensionandoli e dando luogo ad una sistemica mentale in cui il suo comportamento è il frutto e l'espressione del suo essere cognitivo, è anche vero che per cambiare il comportamento al Pet non dobbiamo andare ad intaccare un'espressione del proprio comportamento ma...dobbiamo rafforzare ed operare nel complesso di tutta la sua mente lavorando in tutte le componenti di conoscenza del medesimo Pet... per far si di arricchirlo ulteriormente in questo suo mondo interno e, per fare in modo che egli risponda adeguatamente e flessibilmente alla realtà esterna. Il cane quindi non è altro che un'entità soggettiva capace di:
OPERARE DELLE SCELTE
ELABORARE LA REALTA' IN MODO COMPLESSO.
RIFLETTERE SUL MONDO CHE LO INVESTE DI IMPUT:::REPORT::ETC
POSIZIONARSI ELETTIVAMENTE:::NEL QUI:::ED ORA:
Per ora un saluto a tutti del sito e, continueremo in seguito questo nostro dialogo che va verso la maggiore conoscenza del cane...il nostro amico fedele.
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Santiago
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MessaggioTitolo: Re: La cognitività del cane. Avviciniamoci pian piano al nostro amico fede   La cognitività del cane. Avviciniamoci pian piano al nostro amico fede Icon_minitimeGio 29 Ott 2009 - 22:34

Quindi..lo possiamo considerare INTELLIGENTE?? Nel senso umano del termine dico.
1) in grado di imparare dalle sue esperienze;
2) riflettere su ciò che vede e sente;
3) ha coscienza di se, nel tempo e nello spazio..
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giulianodog
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MessaggioTitolo: Re: La cognitività del cane. Avviciniamoci pian piano al nostro amico fede   La cognitività del cane. Avviciniamoci pian piano al nostro amico fede Icon_minitimeVen 30 Ott 2009 - 18:06

Certo che dobbiamo considerarlo intelligente a modo suo, siamo noi che vediamo e misuriamo la realtà da umani...non rendendoci conto che ciò che noi vogliamo dal cane non è altro che un nostro retaggio genetico che ancora non riusciamo a scrollarci di dosso. Le realtà che vivono in questa terra sono molteplici ma, noi umani categorizziamo e banalizziamo le altre espressioni di vita, sentendoci antropocentrici...Cioè...che il mondo gira intorno a noi esseri superiori ed eletti da Dio...senza considerare minimamente ciò che realmente ci circonda. Il cane inoltre, devi considerare che nella propria evoluzione di millenni d'insieme all'uomo ha cambiato il corso storico persino di quest'ultimo animale di cui sia "Io"...che te ne facciamo parte...cioè l'umano. Il cane ha 220000000 Milioni di ricettori olfattivi, rispetto ai 5000000 Milioni dell'uomo con il quale distingue gli odori, si orienta per mappe e coordinate spaziali cosa che ne io e ne te potremmo neppure lontanamente supporre...e il suo apprendimento si divide in tre fasce di requisiti:
Dimensionamento...Declinazione...Acquisizione.
Apperndimento di specie...L'innato si conferma con l'appreso..per garantire al cane la sopravvivenza.
Apprendimento soggettivo...l'appreso si conferma con l'innato(filogenetica)
in questo caso vi è compreso tutto il periodo delle fasi dell'imprinting Etc.
Aquisizione...acquisire gli strumenti per istruirsi ed, istruirsi quindi anche in varie abilità cognitive. Il nostro beniamino quindi vive in un mondo completamente differente dal nostro...rispettando del mondo delle regole che noi neppure ci sogniamo. Il cane riesce nei millenni ad avere un posto accanto a quella bestia chiamata uomo...e questo lo deve soprattutto a se stesso e alla sua intelligenza che non smette mai di stupirmi e meravigliarmi. L'intelligenza per Darwin era l'adattabilità all'antroposfera e il grado acquisito appunto... ne misura l'intelligenza della specie.Vorrei dirti ben altro...ma per ora spero che la mia risposta possa essere per te un poco esaudiente.Ciao
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MessaggioTitolo: Re: La cognitività del cane. Avviciniamoci pian piano al nostro amico fede   La cognitività del cane. Avviciniamoci pian piano al nostro amico fede Icon_minitimeVen 30 Ott 2009 - 18:44

.....l'intelligenza per Darwin è l'adattabilità alla sfera dell'uomo allora è anche per questo che i cani riescono a percepire addirittura l'umore o lo stato fisico del proprio padrone come anche i fenomeni sismici prima che accadano....? Shocked


Ultima modifica di OPIUM il Ven 30 Ott 2009 - 19:48 - modificato 1 volta.
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MessaggioTitolo: Re: La cognitività del cane. Avviciniamoci pian piano al nostro amico fede   La cognitività del cane. Avviciniamoci pian piano al nostro amico fede Icon_minitimeVen 30 Ott 2009 - 19:01

giulianodog ha scritto:

L'intelligenza per Darwin era l'adattabilità all'antroposfera e il grado acquisito appunto... ne misura l'intelligenza della specie.

Beh, Darwin ha detto anche tante castronerie, oltre ad aver però illuminato il mondo più di un faro nella tempesta. Amo quell'uomo alla follia, ma non poteva andare troppo oltre, si veniva da un mondo in cui l'uomo era fatto da Dio a sua immagine..non gli chiediamo troppo. Questo per dire che non è detto che l'intelligenza si riduca al riuscire a convivere con l'uomo senza esserne disintegrati..diciamo invece che l'intelligenza, quando la si nota a livello interspecifico, ci attrae irresistibilmente. Questo accade con l'uomo verso il cane, in cui la riconosciamo, e verso i delfini, e verso ogni animale che consideriamo "abbastanza" intelligente. Ci attrae. E probabilmente vale la proprietà transitiva..noi siamo da sempre "attraenti" per gli animali intelligenti. Per questo i cani si avvicinano a noi..per questo si avvicinano i delfini, ecc..In questo possiamo vedere un "adattamento, avvicinamento" all'antroposfera.
Teoria azzardata, ma potrebbe essere corretta.

giulianodog ha scritto:

Certo che dobbiamo considerarlo intelligente a modo suo, siamo noi che
vediamo e misuriamo la realtà da umani...non rendendoci conto che ciò
che noi vogliamo dal cane non è altro che un nostro retaggio genetico
che ancora non riusciamo a scrollarci di dosso.

Ecco, qui invece si entra nel campo dell'imbecillità umana. Un cane non è un uomo, come giustamente dici..non ragiona come un uomo, non apprende come un uomo, non ama come un uomo. Ma come un cane. E quindi trovo assolutamente necessario per chiunque voglia avere un cane, studiare. Sui libri e sul campo. Come fece Diogene, a suo tempo, che era molto illuminato in proposito.
E soprattutto, non dovremmo mai desiderare che un cane ragioni, apprenda, e ami come un uomo. Siamo noi davvero più intelligenti? Ok voglio ammetterlo..e allora usiamola, questa intelligenza. Cerchiamo di essere noi a capire lui. Ma è difficile, giusto? Capire davvero cosa vuole un cane, è difficile. Ecco, pensate a quale impossibile sforzo chiamiamo lui, meno intelligente di noi, che dovrebbe capire l'enorme COMPLESSITà del mondo umano. Follia. Non potrebbe mai, se non cose semplici.
Non voglio esagerare, e arrivare a dire che bisognerebbe sempre e comunque fare in modo, se lo amiamo, che lui possa vivere la sua vita come si confà alla sua specie..non lo voglio dire, perchè è irrealizzabile nella società umana. Sono sempre compromessi, quelli ai quali lo chiamiamo. Ma dovranno bastargli, non c'è altra strada per lui.
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MessaggioTitolo: Re: La cognitività del cane. Avviciniamoci pian piano al nostro amico fede   La cognitività del cane. Avviciniamoci pian piano al nostro amico fede Icon_minitimeSab 31 Ott 2009 - 17:45

Complimenti per il dibattito...comunque Santiago ha spiegato benissimo il concetto. Cara Barbara l'intelligenza di un'animale si misura anche dal grado di adattabilità che ha quest'ultimo con L'habitat in cui vive.Certamente noi siamo debitori al cane e non solo a lui"pensiamo al cavallo" che hanno cambiato anche il nostro modo di vivere nel corso dei millenni e quindi la nostra storia".In ciò si studia l'addestramento cognitivo e zooantropologico nel cane, per poter acquisire di questa splendida bestia delle caratteristiche proprie D'alterità...soggettività...cognitività intellettiva..Etc. Loro possiedono maggiori sensi dei nostri...ciò che noi chiamiamo"I cinque sensi per l'uomo" ed ancora si stanno studiando tutti le maggiorazioni che possiedono appunto i Pet.Quindi Barbara le caratteristiche morfologiche sono una cosa...l'intelligenza è altra. All'imbecillità dell'uomo non vi è mai fine...poichè del rispetto e la considerazione di altre sensibilità ed intellettività animale, ne ha predisposto soltanto un gradino molto più basso.Un saluto a tutti voi del sito.
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MessaggioTitolo: Re: La cognitività del cane. Avviciniamoci pian piano al nostro amico fede   La cognitività del cane. Avviciniamoci pian piano al nostro amico fede Icon_minitime

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