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 In che mondo viviamo?

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miriam caldarazzo
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MessaggioTitolo: In che mondo viviamo?   In che mondo viviamo? - Pagina 2 Icon_minitimeMer 29 Ott 2008 - 22:43

Promemoria primo messaggio :

Scusate, lo so che e' una cosa davvero orribile da far vedere, ma voglio riflettere su queste immagini insieme a voi tutti, oramai non siamo piu' sicuri delle cose che possiamo mangiare o comprare e non voglio essere razzista sui cinesi, ma per me sono alieni.
http://images.google.it/imgres?imgurl=http://pellicce.felinesoul.net/images/dog1.jpg&imgrefurl=http://pellicce.felinesoul.net/cina.html&h=375&w=432&sz=59&hl=it&start=21&um=1&usg=__KAIDJohP5K4PpDWAZQJN-8pzp9g=&tbnid=VKxaicb8gQFI2M:&tbnh=109&tbnw=126&prev=/images%3Fq%3Dimmagini%2Bcane%2Bgatto%26um%3D1%26hl%3Dit%26sa%3DN

Come si puo' aiutare queste povere bestie !

Non cliccare se non sei forte come persona, io sono rimasto traumatizzato.
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MessaggioTitolo: Re: In che mondo viviamo?   In che mondo viviamo? - Pagina 2 Icon_minitimeVen 25 Set 2009 - 18:42

FIRENZE, 24 SET- Sequestrano un gatto e chiedono il riscatto alla proprietaria, ma la donna li denuncia:arrestati 7 romeni responsabili del 'rapimento'. La padrona del felino ha ricevuto una telefonata: una voce annunciava che il suo micio era stato rapito mentre stava giocando nel giardino di casa e che per farlo tornare servivano 20 euro. La donna ha accettato, ma prima di recarsi sul luogo convenuto ha chiamato i Carabinieri. I 'rapitori', 4 donne e 3 uomini, sono accusati di estorsione in concorso.
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MessaggioTitolo: Re: In che mondo viviamo?   In che mondo viviamo? - Pagina 2 Icon_minitimeSab 26 Set 2009 - 21:47

SARDEGNA, “NON ACCETTIAMO ANIMALI”. ALBERGO RIFIUTA IL CANE DI UN ALLUVIONATO DI BODONI.Giovanni Milano, brigadiere dei Carabinieri in pensione, riusciva a stento a credere alle sue orecchie, quando, un’impiegata che lavora nell’albergo dove l’uomo è stato alloggiato in seguito all’alluvione della sua casa a Budoni (Olbia – Tempio), lo ha “cortesemente” invitato a tenere da parte la sua cagnolina, una Yorkshire di otto anni. “Il 24 settembre – racconta Milano – uno degli affluenti del fiume di Budoni è straripato; la mia casa come quella di tanti altri concittadini è stata allagata”. “Mia cognata, la mia cagnolina ed io – prosegue l’ex brigadiere – siamo stati soccorsi dai Vigili del Fuoco e dalla Protezione Civile che ci hanno temporaneamente sistemati presso un complesso alberghiero della zona. Arrivati a destinazione completamente zuppi, ci siamo sistemati nella hall. Il mio primo pensiero è stato per Rebecca che tremava intirizzita, bagnata fino all’inverosimile; per evitarle un malanno, ho iniziato ad asciugarla, facendo attenzione a non sporcare i locali dell’albergo”. L’operazione ha però infastidito una delle impiegate, la quale, avvicinatasi all’ex brigadiere, gli ha intimato di smettere immediatamente e di tenere il cane in disparte perché, in quella struttura, gli animali non sono ammessi. “Mi sono sentito profondamente offeso e umiliato da quelle parole – aggiunge Milano – ho preso Rebecca in braccio e, sotto la pioggia, sono tornato a casa nonostante la mia abitazione fosse ancora invasa dall’acqua. E’ mai possibile, mi sono chiesto, che in una situazione di così grave emergenza qualcuno abbia trovato da ridire sul fatto che mi stessi prendendo cura del mio cane?” La vicenda ha avuto un lieto fine: l’ex brigadiere, nuovamente soccorso dai Vigili del Fuoco, è stato portato presso un’altra struttura, dove, evidentemente gli animali sono trattati con maggior riguardo e sensibilità. “Non è mia intenzione alimentare polemiche – conclude Milano – desidererei tuttavia che questo sgradevole episodio si concludesse con le scuse dell’impiegata per un comportamento tanto inopportuno e indifferente”. Il problema dell’accoglienza degli animali in albergo è già noto all’Enpa. “In Sardegna è molto difficile trovare una sistemazione alberghiera anche per gli animali - denuncia Emanuele Deiana, responsabile della Sezione Enpa di Cagliari - e questo è un paradosso perchè la nostra regione vive di turismo”. “A breve – conclude Deiana - promuoveremo una petizione per convincere gli albergatori ad aprire le loro strutture anche ai quattrozampe
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MessaggioTitolo: Re: In che mondo viviamo?   In che mondo viviamo? - Pagina 2 Icon_minitimeVen 2 Ott 2009 - 15:25

SALERNO CHOC: UOMO UCCIDE
IL PADRE, LA MADRE E IL CANE.
Tragedia familiare nel Salernitano. Si barrica in casa, uccide il padre, la madre, il cane e poi si toglie la vita. È accaduto in un'abitazione rurale di borgo San Lazzaro del comune di Serre. L'omicida-suicida è Domenico Apicella, di 47 anni, che dopo aver ucciso i genitori e il cane si è tolto la vita. Sul posto i carabinieri per i rilievi. Quando i carabinieri sono entrati nell'abitazione rurale di Borgo San Lorenzo del comune di Serre (Salerno), si sono trovati di fronte ai tre corpi privi di vita riversi sul pavimento della cucina e del corridoio. Da una prima ricostruzione effettuata dai militari della compagnia di Eboli, diretti dal tenente colonnello Nobile Risi, Domenico Apicella, un assistente capo della polizia penitenziaria di Eboli, dall'aprile scorso era in convalescenza per uno stato ansioso e depressivo. Avrebbe imbracciato il fucile da caccia del padre, un calibro 16 regolarmente detenuto, e avrebbe prima ucciso nel cortile dell'abitazione il cane. Poi, una volta entrato nella casa, ha prima freddato il padre Cosimo, un pensionato di 71 anni e la madre Antonietta Impemba di 68 anni, anche lei pensionata: puntandosi l'arma all'addome ha posto fine alla propria esistenza. Sul posto i militari dell'arma stanno effettuando i rilievi mentre si è in attesa dell'arrivo del medico legale e del magistrato.non gli bastava uccidere la famiglia anche il cane.ragazzi veramente posso dirvi che l,essere umano mi fa paura.e che per me la razza umana e andata.viva gli animaliiii
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MessaggioTitolo: Re: In che mondo viviamo?   In che mondo viviamo? - Pagina 2 Icon_minitimeLun 12 Ott 2009 - 20:18

Molte anche le morti in incidenti di caccia e lungo strade e autostrade


«Ogni anno in Italia uccisi 25 mila cani»


La denuncia dell'Aidaa: battute di caccia ai randagi nelle regioni del Sud, polpette avvelenate in quelle del Nord.
ROMA - Ogni anno in Italia vengono uccisi almeno 25 mila cani, tra randagi e di proprietà. Secondo l’Aidaa, a questi numeri vanno aggiunti gli almeno 5 mila cani che ogni anno rimangono vittime di incidenti di caccia, secondo i dati Federcaccia. La maggior parte dei randagi viene uccisa con bocconi avvelenati che da qualche mese sono proibite per legge, ma in alcune regioni del sud (dati di Calabria, Sicilia, Puglia e Lazio) diverse centinaia di cani randagi sarebbero stati eliminati a fucilate in vere e proprie battute di caccia organizzate, in alcuni casi, anche con il tacito consenso delle amministrazioni locali. I dati sono stati raccolti tra settembre 2008 e agosto 2009 e «vanno a sommarsi - dice Lorenzo Croce, presidente nazionale di Aidaa - agli oltre 750mila cani maltrattati e tenuti in condizioni di vita inadeguata».
POLPETTE AVVELENATE - Non mancano comunque episodi di abbattimento di gruppi di cani randagi anche al Nord, alcune segnalazioni ci sono giunte dal nord della Lombardia (Brescia-Bergamo e Sondrio), dal Veneto (Padova,Vicenza, Verona e Treviso) e dal Piemonte anche in questi casi il metodo preferito è quello dello spargimento di polpette avvelenate, che provocano agli animali una morte lenta ed atroce.
STRANGOLATI DAI PADRONI - Capitolo a parte per i circa 4 mila casi raccolti di cani di proprietà uccisi direttamente dai proprietari o in quanto anziani e abbattuti senza ausilio dell’eutanasia. Ci sono poi casi di atti di vero e proprio sadismo, scrive l’Aidaa, nei confronti di cani ammazzati attraverso strangolamento, o legati dietro ad automobili e fatti correre fino alla morte, o di cani seviziati dai proprietari e poi finiti a colpi di bastone. Nel corso del 2008 inoltre si sono verificati almeno tre casi di cani strangolati per mano dei propri padroni e di cinque cani di media taglia finiti attraversamento il sistema dello sgozzamento.
MORTE SULLE STRADE - Inoltre, riferisce l’Aidaa, almeno 800 cani sono morti ammazzati dalle automobili e dai camion sulle strade ed autostrade italiane nel corso dell’estate 2009 in quanto abbandonati dai loro proprietari, le regioni che vantano il maggior numero di cani vittime della strada sono Veneto, Lazio e Puglia. La pratica della mattanza dei cani randagi, secondo l’Aidaa, è «molto più vasta» rispetto ai numeri denunciati, in quanto sono molteplici le segnalazioni che giungono dal sud, ma anche da alcune regioni del centro Italia. «Migliaia di cani» tenuti in canili e rifugi «controllati dalla malavita» sarebbero stati soppressi «ma la loro morte non sarebbe segnalata in quanto continuando a risultare ospiti dei canili la malavita che gestisce queste strutture, ed in Italia sono almeno duecento - conclude Croce - intascano migliaia di euro al mese dagli enti locali per il mantenimento di cani che in realtà sono morti».
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MessaggioTitolo: Re: In che mondo viviamo?   In che mondo viviamo? - Pagina 2 Icon_minitimeMer 11 Nov 2009 - 11:20

SPERMA SVIZZERO PER SUPERMUCCHE. ITALIA. In Svizzera acquistavano sperma per rendere le mucche da combattimento più aggressive. Nel nord Italia compravano foraggio di origine non controllata per le bovine da latte destinate alla produzione della Fontina dop. Inoltre, abbattevano i capi infetti per mantenere il titolo di allevamento indenne da tubercolosi. Sono i tre filoni della maxi-inchiesta di Torino che hanno portato all’arresto di 13 persone tra allevatori, veterinari e produttori di Fontina.
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MessaggioTitolo: Re: In che mondo viviamo?   In che mondo viviamo? - Pagina 2 Icon_minitimeGio 19 Nov 2009 - 20:50

Sangue e animali usati per fare arte. E' polemica sulle opere di Nitsch
Tuniche immacolate e poi schizzate di sangue misto a vino. E una serie di disegni, tra cui due raffigurazioni di Gesù. Il viennese Hermann Nitsch usa animali morti e squartati per dar vita alle sue installazioni. E Verona gli dedica una mostra. Ma gli animalisti dichiarano guerra: "E' un assassino, le sue opere sono contro la legge. Gli faremo opposizione.